Il rimedio per le quote basse
Un punto fondamentale del metodo dei tre pareggi è che ogni singola scommessa sia fatta con una quota pari ad almeno 3,00 .
Riassumendo brevemente con questo metodo si fanno 3 scommesse singole, ognuna puntando su una singola partita che si prevede finirà in pareggio, e giocando su ogni partita il medesimo importo.
Visto che normalmente la quota per il pareggio è pari o superiore a 3,00 indovinando anche una sola scommessa delle tre si va in pareggio .
E’ un metodo che offre una certa tranquillità, per chi prima di tutto non vuole perdere.
Però cercando tra le partite su cui scommettere quelle ad altra probabilità di pareggio può succedere di avere le stesse valutazioni dei bookmakers. In pratica una partita ad alta probabilità di pareggio finale può avere una quotazione, anche si di poco, sotto al 3,00 .
Per il funzionamento del metodo non si può avere una scommessa con una quota inferiore a tre. Ma certamente non si può neanche rinunciare ad una partita che ha tanta probabilità di finire in pareggio. Anche perchè non è poi così facile trovare partite su cui scommettere con una certa affidbilità sul pareggio.
In questi casi per non rinunciare ad una partita che ci può far vincere la scommessa si può giocare in doppia con un’altra partita che ne alzi la quota, ma di cui valutiamo il risultato certo al 100%.
Quindi l’abbinamento sarà con una vittoria in casa, in una partita di facile valutazione, tipo una grossa squadra contro una piccola .
D’altra parte per portare una quota da 2,80 (difficile che il pareggio sia quotato a meno) ad almeno 3,00 basta un risultato quotato ad 1,10 .
1,10 è una quota per i risultati che anche i bookmakers considerano quasi certi, e c’è sempre da fidarsi dei professionisti.
Abbinando una vittoria in casa vincente con un probabilissimo pareggio quotato a 2,80 intanto siamo quasi sicuri di portare a casa almeno la giocata fatta.
E con le altre due partite da giocare in singola sul pareggio possiamo tentare di triplicare la posta.