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perchè proprio 3 pareggi ?

Quando si presenta questo metodo di scommessa chi cerca di capirne il senso o chi vuole minimizzarne l’efficacia pone sempre le stesse domande:

Perchè 3 pareggi ?
Perchè non 5 pareggi  allora ?
O perchè non  3 vittorie esterne, o 3 vittorie interne ?
Perchè non 3 risultati superiori alla quota 3,00 indipendentemente che siano pareggi o vittorie ?

Perchè 3 pareggi quotati almeno a 3,00 sono un perfetto equilibrio tra quote alte, possibilità di vincere ed una buona assicurazione contro le perdite .

A chi interessano solo le quote alte può certamente scommettere sulla vittoria dell’ultima in classifica in casa della prima in classifica, magari quotata a 15, ma quante possibilità ha di vincere e soprattutto di mantenere un bilancio positivo nel corso dell’anno ?

Chi prima di tutto non vuol perdere può scommettere sulla stessa partita, vittoria in casa quotata a 1,02.  Scommette 10 euro e vince ben 20 centesimi netti. Non ne vale la pena e non aiuta il divertimento.

Quello che si cerca scommettendo con buonsenso e non con la passione è un giusto premio, non esagerato, per aver indovinato un risultato nell’arco del possibile.

La quota tra 2,80 e 3,80 è una quota naturale per il pareggio, non forzata, che rientra nei meccanismi di calcolo dei brooker ed è sufficientemente alta per darci un guadagno soddisfacente.

Anche i pareggi al di fuori da questo range sono da scartare. A parte che sotto il 3,00 non ci darebbe la possibilità di andare in pari con un solo pareggio indovinato e con valori molto più bassi inficia quindi tutto il metodo, quote più alte di 4,00 indicano comunque una scarsissima possibilità di verificarsi dell’evento e quindi esce dall’arco del possibile citato prima e rende più rischiosa la scommessa.

Infatti una delle prime regole è riconoscere la capacità dei brooker, accettare che le quote non siano fatte a caso ma frutto di una grande professionalità e quindi leggerle interpretandone il significato intrinseco: bassa uguale risultato molto probabile ed alta molto improbabile. Accettiamo il consiglio che implicitamente ci viene dato dalle quote.

Per scommettere ad esempio su 5 pareggi e volere andare in pari indovinandone solo uno, significherebbe scommettere su quote di almeno 5,00, quindi con altissimo rischio e possibilità di vincere vicine allo zero. Accettare di poter perdere e magari andare in pari sono con 2 pareggi su 5 indovinati fa aumentare di molto il rischio della scommessa.

Le vittorie interne di facile realizzazione sono quotate sotto 1,50 . Per raggiungere un buon guadagno si deve per forza giocarle combinate.

Le vittorie esterne possibili sono quotate un po’ di più, anche sopra il 2,00 ma hanno un livello di rischio più alto.

Il pareggio, difficile da indovinare perchè basta un errore di un portiere o difensore o la magia di un attaccante per scombinare i pronostici, ma cui certe partite sembrano proprio essere destinate per vari motivi (risultato favorevole ad entrambe le squadre, difese toste, attaccanti poco prolifici …) ha una sua quota naturale molto alta .

Scommettere su 3 pareggi dopo aver studiato bene a tavolino i motivi per cui potrebbe uscire fa sperare che se anche si siano sbagliate clamorosamente le valutazioni, almeno su una partita si sia visto giusto.

E con una sola partita indovinata, con quota pari a 3, si va in pareggio con l’importo giocato.  Se siamo stati bravi ed indoviniamo più di una partita il resto è tutto guadagno.

Per maggiori informazioni sul metodo visitare la pagina METODO DEI 3 PAREGGI.

perchè proprio 3 pareggi ? ultima modifica: 2011-08-25T14:38:36+02:00 da 3Pareggi admin
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