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Antonio Conte: pillole da allenatore

Antonio Conte con Fabio Capello e Pep Guardiola

Antonio Conte riceverà il Globe Soccer Awards domenica sera a Dubai. Conte ha battuto la concorrenza di Rafa Benitez (Napoli) e Jurgen Klopp (Borussia Dortmund).

Globe Soccer Awards corrisponde ad una sorta di Oscar del calcio a livello mondiale  ed una giuria di 15 esperti (tra cui Galliani e Capello) ha decretato che Conte, che nel 2013 ha vinto il secondo scudetto consecutivo e la Supercoppa Italiana, con record all’attivo come la più alta percentuale di vittorie negli ultimi 3 anni, è il miglior tecnico dell’anno.

Allora vediamo quale è la sua filosofica della panchina, estrapolando il suo discorso tenuto al Globe Soccer Awards di Dubai, dove ha ammesso che come giocatore ha avuto grandi lacune tecniche, non è mai stato tra i migliori, e proprio da questo trae alcuni insegnamenti da impartire ai suoi giocatori.

  • Ho avuto la fortuna e il piacere di giocare con tutti i migliori allenatori in Italia e da ognuno di loro ho imparato qualcosa che posso usare adesso nel mio ruolo di tecnico.
  • Quando ero un giocatore sopperivo alla mia mancanza di talento puro con il superlavoro, sacrificio e duro allenamento ed ho sempre cercato il compagno di squadra accanto a me per non  perdere la palla.
  • Come allenatore, il mio primo pensiero è  trovare soluzioni per i miei giocatori quando hanno la palla.
  • Chiedo ai miei giocatori di capire perché stiamo facendo tale movimento o lavorando su certe tattiche sia in attacco che in difesa.
  • Io non sono quel tipo di persona che dice ai suoi giocatori che devono fare le cose solo perché io sono padrone, voglio che capiscano perché, e  sono sicuro che lo faranno più volentieri e in modo migliore.
  • Al fine di trasmettere le nostre idee di calcio, credo che noi dobbiamo convincere i nostri giocatori prima di tutto.  Sotto questo punto di vista Pep Guardiola è un esempio da imitare.

Da queste frasi possiamo capire molto della Juventus attuale.

I giocatori devono essere a conoscenza di cosa fare con la palla e saper scegliere tra le varie opzioni a disposizione quella migliore. Perchè il giocatore sia in grado di scegliere la sua prossima azione deve essere padrone del gioco dell’intera squadra, deve sapere perchè lui si trova in quel punto, perchè i suoi compagni stanno facendo certi movimenti, perchè in quel momento sia opportuno difendere o attaccare.

Detto così sembrerebbe che ci sia poco spazio per la fantasia personale.


Antonio Conte: pillole da allenatore ultima modifica: 2013-12-29T18:21:42+01:00 da 3Pareggi admin
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