Rigore ? Dai, segna tu

Un modo di battere un rigore e, particolare non da poco, segnarlo che sicuramente non avete mai visto.

E’ successo in una partita di campionato in Corea del Sud, tra gli Jeonbuk Motors ed i Pohang Steelers .

Leonardo si porta sul dischetto del rigore, sembra che stia calciando in porta, come farebbe un qualsiasi attaccante ed infatti il portiere si butta, ma invece tocca appena, spostando di poco il pallone.

Il suo compagno di squadra Kaio, brasiliano anche lui, arriva di gran corsa e calcia nella porta ormai vuota con il portiere in terra, regalando la vittoria alla loro squadra .

Sicuramente un comportamento concordato preventivamente, ma molto inusuale.

Sulla regolarità del gol non si discute, rispetta il regolamento.

Infatti il calciatore incaricato di tirare il rigore non è obbligato a tirare in porta (sebbene abbiamo appena scritto di un arbitro che non la pensa così): è semplicemente una punizione di prima, senza calciatori tra il punto di battuta ed il portiere. Posso tirare in porta, ma volendo anche fare un retropassaggio al mio portiere (per assurdo).

Inoltre la posizione di Kaio è regolare, come si vede da questo fermo immagine:

Nel momento in cui Leonardo calcia il rigore, non solo Kaio, ma tutti i suoi compagni di squadra sono fuori dall’area di rigore.

Un sincronismo perfetto dei giocatori, ed un calcio di rigore che sta facendo il giro del mondo .

L’ultima novità in fatto di calciare i rigori la ricordo forse con Totti quando fece il suo primo cucchiaio, seguito una o due settimane dopo da Simone Inzaghi, allora attaccante della Lazio, che cercando di imitare il cucchiaio di Totti, appoggiò maldestramente il rigore tra le braccia di un incredulo portiere della Reggina.

Chissà se questo a suo modo capolavoro non risvegli nei giocatori più talentuosi la voglia di fare spettacolo calciando un rigore, sperando che lo segnino.