abbigliamento sportivo

Calciomercato tra fairplay finanziario e regole sulle rose

Sembra facile fare il calciomercato .

Da tifosi vediamo che la nostra squadra ha bisogno di un attaccante, individuiamo il più forte sul mercato e chiediamo a gran voce alla nostra società di acquistarlo .  E se non lo fa il Presidente ha il braccino corto, e partono le contestazioni .

Nella realtà il calciomercato deve fare i conti oltre che con la disponibilità finanziaria della società anche con delle regole che limitano il raggio d’azione dei direttori sportivi .

E’ inutile che l’allenatore chieda il terzino spagnolo o il difensore della premier league, il direttore sportivo deve vedere anche se il costo rientra nel fairplay finanziario e se il giocatore può essere messo in rosa alla luce delle nuove limitazioni sulla composizione della rosa, da quest’anno fissata al massimo a 25 giocatori, con caratteristiche ben precise .

speciale calciomercato

Il fairplay finanziario

Per poter accedere alle Coppe Europee le società sportive devono rispettare il fairplay finanziario .

Le squadre che si qualificano per le competizioni UEFA devono dimostrare di non avere debiti insoluti verso altri club, giocatori e autorità sociali/fiscali per tutta la stagione. In altre parole, devono dimostrare di aver pagato i conti.
Per la precisione, i club possono spendere fino a 5 milioni di euro in più di quanto guadagnano in ciascun periodo di valutazione (tre anni). Tuttavia, possono superare questa soglia entro un certo limite (vedi sotto), se il debito viene coperto totalmente da un contributo/pagamento diretto da parte del proprietario del club o di una parte correlata. Questo impedisce la formazione di un debito non sostenibile.

Il limite per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18 è di 30 milioni di Euro .

Quindi se comprando un giocatore la società supererà il pareggio di bilancio di 5 milioni, andando ad esempio in debito di 10 milioni, potrà partecipare alle Coppe Europee dei successivi 3 anni solo se il proprietario copre il debito con le proprie finanze.

Ma se il debito da ricoprire sarà superiore a 35 milioni (30 milioni versati per il ripiano economico + i 5 milioni di sforamento del bilancio permessi) non vi potrà partecipare .

Con queste norme le società possono acquistare giocatori solo in rapporto a quanto riescono a guadagnare da sponsorizzazioni esterne, diritti tv, biglietti dello stadio, merchandising . Se il club non guadagna, non potrà comprare giocatori, anche se magari il proprietario ha la disponibilità economica per farlo .

Vuoi comprare un top player ? Aiuta la squadra comprando magliette, facendo abbonamenti a Sky o a Mediaset Premium, andando allo stadio .

La limitazione delle rose

limitazione alle rose Serie A

limitazione alle rose Serie A

la Lega di Serie A ha imposto ai 20 club del massimo campionato le rose a numero chiuso da 25 giocatori più gli under 21, che si possono aggiungere in modo illimitato, sia italiani che stranieri. Inoltre da quest’anno occorre inserire nella lista un numero minimo di quattro calciatori “formati nel club” e di quattro calciatori “formati in Italia” .

calciatori formati nel club

Giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, sono stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano attualmente per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.

calciatori formati in Italia

Giocatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, siano stati tesserati a titolo definitivo per uno o più club italiani per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive.




Considerando che senza questi 8 giocatori la squadra ha a disposizione solo 17 giocatori, una panchina un po’ corta per affrontare campionato e coppe europee, si capisce quanto il calciomercato sia condizionato dal dover acquistare queste due tipologie di giocatori .

Facciamo un esempio con il caso di calciomercato attuale: Jovetic e Gabbiadini alla Fiorentina .

La Fiorentina ha attualmente esattamente 17 calciatori over 21 che non rientrano tra le categorie sopra descritte.

Gabbiadini e Jovetic sono giocatori formati in italia (Jovetic proprio dalla Fiorentina, ma è un caso). Se la Fiorentina vende Kalinic per Gabbiadini libera un posto tra gli over 21 non liberi e se compra Jovetic non occupa quel posto che può essere utilizzato per comprare un difensore o centrocampista di spessore . Questo spiegherebbe la vendita di Kalinic che altrimenti rimarrebbe oscura.

Il Napoli da parte sua ha ben 10 giocatori formati in Italia e quindi non avrebbe problemi a presentare la rosa di 25 giocatori.

La Roma per fare un esempio di squadra in difficoltà sul mercato ha 19 giocatori over 21 non formati in Italia e quindi ne deve scartare 2 per scendere a 17, ma ha solo 2 giocatori formati in Italia . Giocoforza se vuole fare mercato per completare la rosa di 25 giocatori deve comprare solo giocatori formati in Italia, visto che anche i 4 slot di giocatori formati nel club sono già occupati (Totti, De Rossi, Florenzi, Ricci) .

Quindi capite che fare calciomercato non si limita semplicemente a spendere soldi, ma bisogna tener conto delle regole per la partecipazione alle coppe europee ed anche alla limitazione delle rose . Inutile comprare qualcuno che poi non puoi schierare o che comunque toglie il posto in squadra ad un altro giocatore valido.

Calciomercato tra fairplay finanziario e regole sulle rose ultima modifica: 2016-08-28T20:22:24+02:00 da 3Pareggi admin
Utilizziamo i dati inseriti solo per poter pubblicare il tuo commento.Leggi la pagina della privacy policy per sapere come proteggiamo i dati che inserisci per commentare. I commenti sono protetti da spam da Akismet. Leggi la privacy policy di Akismet per sapere come trattano i tuoi dati.