abbigliamento sportivo

Calcio a porte chiuse: prima domenica senza tifosi

Oggi il calcio torna a giocare dopo uno stop improvviso ed una settimana travagliata, ma le partite saranno disputate a porte chiuse, senza tifosi e limitando al minimo il personale tecnico negli stadi a causa della diffusione del Covid-19, il coronavirus.

Se fino a 3 giorni fa questa sembrava un’offesa allo sport, un clamoroso corto circuito delle forze dirigenti, oggi non sembra più così strano, anzi è sicuramente necessario.

Oggi, giorno in cui si giocheranno le prime partite con gli stadi chiusi, entra in vigore un Decreto ben più restrittivo, emanato nella notte, che chiude gli ingressi in entrata ed in uscita in tutta la Lombardia ed altre 14 province italiane, oltre a stabilire ristrettezze per tutti gli incontri sociali.

Adesso la chiusura del calcio sembra ben poca cosa rispetto all’attualità di uno Stato in piena emergenza sanitaria.

Ma qui parliamo di calcio e quindi concentriamoci su questo argomento.

Blocco agli eventi sportivi

Stadi chiusi

Tutti gli eventi sportivi in ​​Italia – non solo quindi le partite di calcio di Serie A – si terranno a porte chiuse, senza tifosi presenti, almeno per circa un mese a causa dello scoppio dell’epidemia di coronavirus nel paese, su decisione del governo italiano (non della Lega Calcio che in settimana ha avuto comportamenti irresponsabili e poco chiari).

L’Italia è l’epicentro dell’epidemia di coronavirus in Europa con centinaia di deceduti e migliaia di infetti da COVID-19 e la parabola dei numeri è in crescita costante.

Mercoledì sera il governo italiano ha emesso un nuovo decreto, con le misure che sperava potessero contribuire a contenere la diffusione del virus. Tutti gli eventi sportivi in ​​tutto il paese devono svolgersi a porte chiuse fino al 3 aprile.

Il premier Giuseppe Conte ha anche pubblicato un video di cinque minuti sulla sua pagina Facebook, rassicurando le persone e affermando che il decreto era un modo per assicurare un “comportamento responsabile“. Ha detto che vietare la folla agli eventi sportivi contribuisce a “prevenire ulteriori opportunità di infezione“.

Le partite interessate dal blocco dei tifosi

Le sei partite di campionato che sono state rinviate la scorsa settimana verranno ora giocate questo fine settimana.

Ciò include una delle partite più importanti della stagione: la partita Juventus-Inter. Lo scorso fine settimana sono proseguite quattro partite di Serie A con i tifosi presenti perché si stavano svolgendo in aree che non erano state colpite da misure per controllare l’epidemia ed in quel momento sembrava una misura giusta. Adesso sappiamo che il virus è presente ovunque, seppure in maniera più limitata rispetto al nord-Italia, ma l’assembramento di persone ne favorisce la diffusione.

La gara di ritorno della Coppa Italia della Juventus contro l’AC Milan, prevista per mercoledì, è stata rinviata, così come l’altra semifinale di ritorno tra Napoli e Inter.

Le partite chiave del periodo includono la partita della Juventus in Champions League contro il Lione. La seconda tappa della partita del round 16 è in programma il 17 marzo a Torino.

Anche l’Inter e la Roma hanno in programma le partite di Europa League, rispettivamente contro Getafe e Siviglia. L’Inter ha giocato a Ludogorets in uno stadio vuoto la scorsa settimana nel precedente turno di Europa League.

Non solo calcio: anche la partita di rugby delle Sei Nazioni in Italia contro l’Inghilterra a Roma il 14 marzo sarà giocata a porte chiuse o addirittura rinviata, al momento non si sa ancora. La partita dell’Italia contro l’Irlanda, prevista per sabato, è già stata rinviata.

Nel frattempo in Francia, Ligue 1 ha annunciato che non ci saranno strette di mano tra giocatori e arbitri nelle prossime partite come misura precauzionale contro la diffusione del virus nel paese.

La lega francese ha rilasciato una dichiarazione mercoledì che il protocollo di prepatch è stato modificato per aiutare a prevenire la “diffusione del coronavirus”. In Francia non si rendono ancora conto di cosa gli aspetta. Presto dovranno arrivare alla chiusura degli stadi ed alle altre misure restrittive anche loro, perlomeno guardano l’escalation di diffusione del virus.

Calcio a porte chiuse: prima domenica senza tifosi ultima modifica: 2020-03-08T10:02:52+01:00 da 3Pareggi admin
Utilizziamo i dati inseriti solo per poter pubblicare il tuo commento.Leggi la pagina della privacy policy per sapere come proteggiamo i dati che inserisci per commentare. I commenti sono protetti da spam da Akismet. Leggi la privacy policy di Akismet per sapere come trattano i tuoi dati.