Partita aperta per i diritti TV 2021/2024

Con l’inizio del prossimo campionato di Serie A partirà un nuovo triennio di aggiudicazione dei diritti tv e quest’anno la gara potrebbe riservare delle sorprese. Amazon, su cui tanti tifosi speravano, alla fine si è tirata indietro, ma DAZN potrebbe aggiudicarsi il piatto forte ai danni di Sky, rompendo un ‘monopolio‘ che va avanti da decenni.

Sky si è già aggiudicato i diritti tv per la Champions League assicurandosi la visione in esclusiva di 121 partite su 137, mentre le altre 16 partite saranno trasmesse da Amazon Video, non si sa ancora con quale tipo di abbonamento.

Sky inoltre ha l’esclusiva per l’ Europa League e la nuovissima Conference League per il triennio 2021-2024.

Ma il piatto forte, quello che fa crescere o diminuire il numero di abbonati è la serie A e la partita è apertissima tra DAZN e Sky.

Gara per i diritti tv Serie A

L’assemblea della Lega Serie A del 8 febbraio valuterà le offerte arrivate e sappiamo già che Dazn ha fatto un’offerta economica migliore di Sky.

La differenza tra l’offerta di Dazn e quella di Sky si aggira intorno ai 100 milioni di euro, ma non è l’offerta migliore dal punto di vista economico ad aggiudicare la gara, ma entrano in gioco anche altri requisiti, come la platea di abbonati raggiungibili e su cui Dazn potrebbe avere difficoltà.

Al momento, Sky offre 750 milioni per i tre pacchetti più il Gold con possibile incremento di 50-70 milioni in caso di creazione di un canale light.

Dazn offre 840 milioni per il primo e il terzo pacchetto, ovvero 7 match in esclusiva e 3 in coabitazione, e con Sky che ne offre 70 per i tre in comune il totale al momento è 910 milioni.

La prima valutazione delle buste aperte è toccata alla commissione diritti tv composta, oltre che dall’ad della Lega di A, Luigi De Siervo, dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, da quello del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, dal vice presidente dell’Udinese Stefano Campoccia e dall’avvocato dell’Inter Angelo Capellini.

La commissione oltre all’offerta economica (comunque al di sotto di quanto voleva la Lega Serie A) è portata a valutare anche altri fattori, come la capacità di copertura del territorio, la commercializzazione del prodotto, le garanzie del gruppo, e dunque fattori che potrebbero anche schierarsi per chi in partenza ha fatto offerta inferiore.

D’altra parte Dazn sta crescendo come gruppo a livello internazionale.

Non tutti i presidenti delle squadre di Serie A concordano sulla valutazione delle offerte e c’è chi punta solamente a massimizzare le entrate.

Dal punto di vista degli abbonati l’aggiudicazione da parte di DAZN di tutte le partite di Serie A (7 in esclusiva e 3 in condivisione con altri gestori) permetterebbe di dire addio al doppio abbonamento per seguire tutte le partite di campionato della propria squadra e quindi chi è raggiunto da una buona connessione internet e magari ha uno smart tv, tifa apertamente per il servizio via streaming.

C’è però da aspettarsi rilanci da parte di Sky che perdendo il campionato di serie A vedrebbe arrivarsi molte disdette degli abbonamenti cisto che l’offerta calcio è trainante per i suoi abbonamenti.

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