Incredibile – arbitro sospeso perché spiega le regole del calcio

Un giovane arbitro di soli 23 anni, Alessandro Iuliano, è stato sanzionato e sospeso fino a giugno 2024 per aver pubblicato dei video su TikTok in cui spiegava le regole del gioco e commentava le azioni di gioco. La sospensione, inizialmente prevista per 5 mesi, è stata estesa di altri 18 mesi.

Iuliano aveva aperto il suo account personale su TikTok con il soprannome “Arbitrino” e aveva guadagnato un grande seguito con oltre 180.000 follower.

L’arbitro aveva creato dei format originali in cui parlava del suo lavoro, dispensando consigli agli aspiranti arbitri e cercando di chiarire gli episodi più discussi delle partite di calcio.

I suoi follower chiedevano spiegazioni sulle regole da applicare e sulla situazione del campionato.

Tuttavia, l’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri, ha aperto un’indagine contro di lui, sanzionandolo inizialmente per violazione delle regole di procedura.

L’AIA infatti vieta ai suoi membri di fare dichiarazioni pubbliche in qualsiasi forma, anche tramite siti internet, che riguardino le gare dirette da qualsiasi membro, a meno che non siano espressamente autorizzati dal presidente dell’AIA. Alessandro non poteva quindi parlare delle partite in cui aveva arbitrato senza autorizzazione. Tuttavia ha affermato di aver seguito le indicazioni dei dirigenti della sua sezione e di non aver commentato casi specifici.

La sospensione di Iuliano è stata estesa di altri 18 mesi, perché l’arbitro non ha smesso di pubblicare i suoi video su TikTok. L’AIA ha sanzionato Iuliano per aver violato le regole dell’associazione, ma il giovane arbitro non vuole arrendersi e continua a postare video sulla sua passione per l’arbitraggio. Trovi la sua pagina TikTok a questo link.

Alessandro crede che i social media possano aiutare gli arbitri a comunicare con i tifosi e a superare la barriera che spesso esiste tra loro. Egli sostiene che l’AIA dovrebbe utilizzare i social media per comunicare con i tifosi e avvicinarsi a loro. L’arbitro ritiene che la sua esperienza possa essere utile a molti giovani che desiderano diventare arbitri e che i suoi video possano ispirare altre persone a seguire la sua strada.

In conclusione, la sospensione di Alessandro Iuliano dimostra come i membri dell’AIA siano obbligati a seguire regole molto rigide riguardo alla comunicazione con il pubblico, ma questo li allontana dai tifosi. Una comunicazione più chiara, diretta, franca ed onesta può solo aiutare il calcio.

La vicenda di Arbitrino evidenzia il potere dei social media e la loro capacità di connettere le persone con le loro passioni. Iuliano crede che la sua esperienza possa essere utile a molti giovani e che i social media possano rappresentare una grande opportunità per gli arbitri di avvicinarsi ai tifosi e comunicare con loro.