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L’assalto al Mondiale riparte da Palermo

L’Italia è pronta a ripartire: la Nazionale di Mancini sta per salutare un 2021 segnato dall’incredibile vittoria degli Europei ma anche da un finale deludente. I rigori sbagliati da Jorginho contro la Svizzera e l’inopinato pareggio interno contro la debole Bulgaria hanno condannato gli azzurri ai playoff nella corsa al Mondiale in Qatar, evento che era ritenuto poco probabile dai migliori siti di scommesse e blackjack in circolazione. A complicare ulteriormente il cammino ci ha poi pensato il sorteggio: semifinale in casa contro la Macedonia del Nord, finale in trasferta contro Turchia o Portogallo, quest’ultimo il peggior avversario del lotto. Insomma, il rischio di saltare due Mondiali di fila per la prima volta nella nostra storia è concreto ma c’è fiducia e voglia di ripetere le imprese di quest’estate.

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Si torna in Sicilia

La FIGC sta pianificando le prossime settimane e, intanto, ha scelto la sede della semifinale: l’Italia giocherà a Palermo contro la Macedonia del Nord, il prossimo 24 marzo, con fischio d’inizio fissato alle 20,45. È stata una scelta significativa: l’ultima partita della Nazionale nella quinta città più grande d’Italia è datata 19 novembre 2019: gli azzurri chiudevano un girone di qualificazione agli Europei semplicemente perfetto (10 vittorie su 10) con una goleada d’altri tempi all’Armenia (9-1, doppiette di Immobile e Zaniolo oltre ai gol dei vari Barella, Romagnoli, Jorginho, Orsolini e Chiesa). Fu un segnale importante, l’ennesima dimostrazione di un cambio di mentalità netto rispetto al passato.

Palermo, peraltro, è quasi sempre stata teatro di vittorie: sono 15 le partite giocate nel capoluogo siciliano, il bilancio parla di ben 13 vittorie accompagnate da un pareggio (in amichevole) e una sconfitta: era il 1994, l’Italia cominciava il girone di qualificazione per Euro ’96 ma nonostante l’1-2 contro la fortissima Croazia gli uomini di Sacchi centrarono la qualificazione senza troppi patemi. La differenza reti totale dei match disputati a Palermo è di 35-8, la prima sfida risale al 1952 (2-0 contro la Svizzera) prima di una lunga assenza interrotta dall’amichevole vinta con l’Olanda (1-0) nel 1990, subito dopo il Mondiale. Con la partita contro la Macedonia del Nord, nella quale militano tra gli altri anche gli “italiani” Pandev ed Elmas, Palermo diventerà l’ottava città che ha ospitato più volte gli azzurri, raggiungendo Londra. Roma (63 partite) e Milano (59) sono in vetta a questa particolare graduatoria.

Il programma

Non c’è solo la scelta di Palermo come sede della semifinale playoff contro la Macedonia nell’agenda della Federazione. È stato già ratificato uno stage di tre giorni a fine gennaio: Mancini avrà così modo di cominciare la preparazione alla sfida (che si spera diventerà doppia) di marzo e, soprattutto, di avere un primo contatto diretto con Joao Pedro che è già convocabile (e a cui, forse, si aggiungerà anche Luiz Felipe).

Resta aperto, invece, il dibattito sulla giornata di campionato del 19 e 20 marzo: si spinge per il rinvio del turno di Serie A per consentire al c.t. di avere gli azzurri a disposizione già il 18 marzo ma le difficoltà sono tante, vedremo se la Figc riuscirà a spuntarla. Nel caso in cui l’Italia dovesse battere la Macedonia, lo ricordiamo, il 29 marzo sarà impegnata nella finale Playoff, a Lisbona o a Istanbul contro Portogallo o Turchia (i lusitani giocheranno anche la semifinale in casa). Per poi sperare di essere presenti nel sorteggio del 1° aprile nel quale verranno decisi gli otto gironi da quattro squadre della fase finale di Qatar 2022. Il Mondiale partirà il 21 novembre 2022 e si chiuderà con la finalissima del 19 dicembre.

L’assalto al Mondiale riparte da Palermo ultima modifica: 2021-12-11T10:44:00+01:00 da 3Pareggi admin
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